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QUALI DATI SONO NEL MIRINO DEI CYBER CRIMINALI?

Secondo l'Osservatorio cyber del CRIF, le carte di credito sono nel mirino dei cybercriminali e l’Italia spicca nella Top 20 dei Paesi con il maggior numero di vittime.


Secondo l'Osservatorio cyber del CRIF, le carte di credito sono nel mirino dei cybercriminali e l′Italia spicca nella Top 20 dei Paesi con il maggior numero di vittime.

Il 21,1% delle vittime dei cybercriminali risiede nel Lazio. Segue la Lombardia con il 14% di persone che hanno ricevono allerte per hacking.

Tra le diverse categorie di dati oggetto di attacco, gli indirizzi e-mail (1°) individuali o aziendali, le password (2°) e i numeri di telefono (3°) sono quelli che prevalentemente circolano sul dark web e pertanto più vulnerabili.

Nel dark web è possibile trovare un′ampia gamma di dati combinati così come segue:

E-mail + Password = 90,5%
Carta di credito completa (con cvv e data scadenza) = 98,1%
Username + Password = 71,7%

La maggior parte dei siti su cui sono state registrate le violazioni e furto dei dati personali sono:

Intrattenimento = 37,2%
Social media = 25,7 %
Forum e siti web = 28,4 %

Inoltre, maggior parte degli account che hanno subito compromissioni riguarda l′intrattenimento con giochi online e dating (37,2%), mentre crescono le violazioni di account social (+125,8%)

“I consumatori e le aziende sono sempre più nel mirino dei cybercriminali, che sferrano attacchi volti a rubare dati e creare danni, con gravi conseguenze sia economiche che reputazionali“, sottolinea l′Executive Director di CRIF: “Spesso si tratta di attacchi di phishing o ransomware, sferrati nei confronti delle persone e delle organizzazioni, piccole o grandi che siano”.

Per proteggere i nostri dati, bisogna verificare le comunicazioni che riceviamo ogni giorno prima di cliccare, e prestare molta attenzione prima di inserire i propri dati per accedere a servizi online.

E′ anche necessario che all′interno dell′azienda/istituzione venga stimolata una adeguata “cultura della segnalazione“, dove gli utenti vengono invitati a segnalare le mail sospette o di cui non sono sicuri, prima di procedere ad ulteriori azioni.

Se queste azioni non bastassero?

Una polizza assicurativa ben strutturata può venirci in aiuto.

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